L'inizio
Quando Roberto nacque - il 7 novembre 1930 - io avevo quasi undici
anni, mio fratello Ruggero ne aveva appena compiuti nove. Fu molto
amato da noi fratelli, dalla mamma e dal babbo: via via che
cresceva, così aggraziato, mite e timido, si faceva amare da
chiunque lo avvicinasse. La sua è stata un'infanzia normale e
abbastanza tranquilla, almeno fino a dieci anni. ...(Leggi
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La morte di Ruggero
Il 2 aprile 1946, la tragica morte di Ruggero: non aveva ancora
venticinque anni, era sano, allegro, bello, pieno di speranze per il
futuro. Per noi tutti - che ci ritenevamo fortunati di non averlo
perso in guerra - fu un colpo terribile. Sua moglie Franca aveva
solo ventidue anni: tutti eravamo inconsolabili, ma quella che non
si dava pace era la mia mamma. ...
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La prima trance di Roberto
Verso la fine del 1947, Roberto ebbe la sua prima trance ad
incorporazione, anche quella inaspettata: eravamo riuniti intorno ad
un tavolo per una delle consuete serate tra noi amici, quando
Roberto scrisse medianicamente, con una grafia sconosciuta, che
dovevamo concentrare la nostra attenzione su un oggetto che si
trovava in mezzo al tavolo. Noi credevamo si trattasse di un
esperimento di telecinesi e non toglievamo gli occhi dall'oggetto
indicato. Ad un tratto Roberto parve addormentarsi e iniziò a
parlare con voci diverse dalla sua. ...
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La giusta tensione
Fino a che Roberto non ebbe ventuno anni, io o mio marito fummo
sempre presenti alle sue sedute, che si svolgevano nella nostra casa
di via delle Ruote. Poi, dal 1952, si sono svolte anche in case di
amici intimi: Roberto era ben protetto dal suo Spirito Guida, che di
volta in volta indicava la data in cui poteva svolgersi la prossima
seduta.
Dico “ poteva ” perché Roberto è stato sempre lasciato libero di
rendersi disponibile o no. Non potevamo però essere noi a decidere
di tenere una seduta, poiché se ci riunivamo in una data diversa da
quella indicata dalla Guida, non avveniva niente. ...
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Cambiamenti
Spesso ci è stato chiesto quale cambiamento aveva portato nella
nostra vita il fatto di conoscere questi insegnamenti: per questo
accennerò brevemente a cosa hanno significato per me. ...
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Nuovi amici
Nel 1955 entrarono a far parte del nostro gruppo anche l'attrice
Nella Bonora e l'attore Corrado De Cristofaro con la sua compagna.
Divennero molto amici di Roberto: Corrado e la sua amica avevano
l'automobile e portavano i miei genitori e Roberto a fare lunghe
passeggiate nei dintorni di Firenze. Mia madre era entusiasta di
queste passeggiate e felice perché anche il babbo le gradiva molto.
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I primi documenti
Intanto gli argomenti svolti dalle nostre Guide si erano fatti
sempre più interessanti; nel 1958 avevamo accumulato pagine e pagine
di messaggi che trascrivevamo dalle registrazioni e decidemmo di
farle stampare privatamente riunendole in un volume da distribuire
fra gli amici e dividendoci fra noi le spese. ...
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Un'occasione importante
NeI 1960 Roberto vinse un concorso per un posto d'impiegato al
Comune di Firenze: ne fu molto felice perché le mansioni che doveva
svolgere gli erano più congeniali e perché lo stipendio era
migliore.
Per qualche anno avevo partecipato alle sedute saltuariamente: nel
1965 - dopo la stesura del nostro secondo libro “ Colloqui ” -
ricominciai ad assistere a tutte le sedute e mi accorsi di quanto
l'insegnamento fosse progredito. Ora gli argomenti andavano oltre le
teorie espresse dalle filosofie orientali, dalla teosofia, dai
libri, da Ramacharaka, Krishnamurti eccetera. Si trattava di vera
filosofia esoterica. ...
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Il primo libro
Nel 1969 mio figlio Gilberto si laureò in architettura: da tempo lui
pure seguiva le nostre sedute ed anche per lui gli insegnamenti
erano stati determinanti.
Per sua stessa ammissione il fatto di avere sempre sentito parlare
in casa di problemi trascendentali, di avere seguito fino da bambino
le nostre conversazioni con gli amici, fece sì che giunto all'età in
cui molti giovani, non trovando risposte soddisfacenti ai loro molti
“ perché ”, rifiutano in blocco l'insegnamento religioso e si
dichiarano atei, egli non avesse questa fase di smarrimento. Anzi
aveva cercato sempre di trasmettere ai suoi amici, in animate
discussioni, quella chiarezza interiore che egli aveva raggiunto
proprio attraverso queste conoscenze. Molti dei suoi amici divennero
amici di Roberto: Serenella, Amalia, Sergio, Giovanni, Emilio,
Antonio. ...
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I libri successivi
Con la pubblicazione degli articoli, tante e tante persone chiesero
di partecipare alle nostre sedute: per fortuna, dal 1973 le sedute
si svolgevano in casa mia, una villetta nei dintorni di Firenze che
mio marito si era fatto costruire con la liquidazione dell'Enel.
Silenziosa, in mezzo al verde, era il posto ideale per questo tipo
di esperienze: e poi potevo invitare a turno le persone nuove senza
disturbare gli amici che fino ad allora avevano offerto la loro
casa. ...(Leggi
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I primi sintomi
Nell'autunno del 1978 Roberto cominciò ad accusare una certa
debolezza alle gambe: fino ad allora non aveva mai sofferto del
minimo disturbo. Anche dopo le sedute si sentiva benissimo e non
accusava stanchezza. Del resto, le sedute non erano mai più di ottoo
nove in tutto l'anno, poiché dal giugno all'ottobre ci riunivamo
solo per parlare fra noi e rileggere i messaggi. Aveva un fisico
perfetto e dimostrava molto meno dei suoi quarantotto anni. ...
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Una seduta particolare
Le sedute continuavano ad essere bellissime: ormai le persone che
partecipavano regolarmente erano più di sessanta e avevamo dovuto
dividere il gruppo di ascolto in quattro turni, vale a dire che a
ciascun gruppo non era dato di assistere a più di due sedute l'anno.
Ad ogni seduta ammettevamo due o tre osservatori occasionali, scelti
tra le decine e decine di persone che ne facevano richiesta.
Inoltre, ogni sabato ricevevamo le persone che desideravano
conoscerci e parlare con noi. ...
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Karma
Nei giorni che seguirono Roberto aveva sempre meno forza nelle
gambe: per due volte, mentre percorreva a piedi il tratto di strada
che lo separava dalla fermata dell'autobus in piazza del Duomo alla
sede del Comune di Firenze in piazza Signoria, sentì piegarsi le
ginocchia a metà strada. ...
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Francois
Per quattordici mesi ci riunimmo solo per parlare tra noi e
rileggere le lezioni: intanto io e Roberto preparavamo il terzo
volume, mettendo insieme certi messaggi del Maestro Claudio che
erano sui libri Incontri e Colloqui e che non avevamo messi nei
precedenti libri. ...
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La malattia peggiora
Nel marzo del 1979 Roberto ebbe la gioia di una bellissima serata di
presentazione del libro Oltre l'illusione, - organizzata dalla Casa
Editrice - alla libreria Croce di Roma. Andammo a Roma con diversi
amici del nostro gruppo: poteva essere una giornata felice per
tutti, ma fummo rattristati dal fatto che Roberto non riuscì a
salire i gradini del treno. E anche il percorso dall'albergo alla
libreria gli costò molta fatica. ...
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Foto
Ricordo che quando in alcuni volumi di spiritismo avevo viste
riprodotte certe foto medianiche, mi aveva colpito e reso dubbiosa
quella massa “ tipo cotone idrofilo” che si vedeva intorno alle
immagine. Ebbene, avevo davanti a me la stessa cosa, ma io avevo
visto come si era prodotto questo miracolo, come erano state
scattate le foto, come davanti all'obiettivo ci fosse solo il volto
di Roberto in penombra con la benda davanti agli occhi, mentre ora
avevamo davanti a noi la nitida fotografia di un volto sconosciuto,
dai lineamenti marcati, lo sguardo intenso e una folta barba;
circondato da una specie di nube di cotone! ...
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Tanto amore
Roberto continuava ad andare in ufficio, ma il pomeriggio era libero
e riceveva gli amici e coloro che volevano conoscerlo. La sua
malattia, anziché chiuderlo in se stesso, lo aveva reso ancora più
disponibile verso gli altri. Prima credeva che alle persone
interessasse incontrarlo solo quando era in seduta o che
interessassero solo i messaggi delle entità. Ma le persone che
riceveva in casa gli dimostravano il loro affetto e gli dichiaravano
che per loro era estremamente importante conoscerlo anche come uomo
e che dalla conversazione con lui si sentivano rasserenati. Caro,
caro Roberto! Venivano a raccontare le loro pene ed egli aveva
parole incoraggianti per tutti e non parlava mai delle sue pene. ...
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Un ricordo dolcissimo
Durante questi ultimi anni di intensificata attività medianica,
abbiamo pubblicato altri due libri: l'uno nel novembre del 1982 dal
titolo Le grandi verità l'altro nel novembre del 1983 dal titolo La
voce dell'ignoto, corredato da tre cassette con la voci dei sette
Istruttori del Cerchio. ...
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