Con pazienza e con tanto amore vi
parliamo di queste verità; cerchiamo di
ampliarle gradualmente, in maniera che
non restiate turbati e possiate crederle
pianamente, per piccoli passi. Perchè
esse vi mostrano un aspetto del tutto
diverso del mondo nel quale vivete,
riescono a farvi toccare con mano, poco
a poco, lo scopo per il quale siete
legati ad una dimensione così faticosa e
affannosa, la dimensione nella quale,
talvolta, siete schiantati dal dolore e
nella quale cercate di trovare risposte
alle cose che vi capitano, agli eventi
che vi colpiscono.
Forse, se l'uomo non provasse dolore
sarebbe portato a cercare e rimanere
nelle gioie della vita, mentre il
richiamo del dolore lo fa risvegliare,
porre su una posizione del tutto diversa
da quella che prima aveva, gli fa
dimenticare tutto nella ricerca del
perchè di quel dolore, lo fa allontanare
dalle cose futili, che una volta
occupavano tutta la sua vita, non
lasciando spazio ad altro che fosse
costruttivo e più basato.
Dimenticando tutto alla ricerca del
perchè del suo dolore, l'uomo si desta,
e seppure nel pianto, nella grande
amarezza, trova a poco a poco una via
che lo conduce ad avere una vita
diversa, il tipo di vita per il quale è
nato.
Allora, non abbiate sempre paura del
dolore, non vedetelo come qualcosa di
maledetto che distrugge la vostra vita,
ma sappiate capire il bene che dietro ad
esso si cela, il suo potere di rompere
le cristallizzazioni che soffocano il
vostro spirito, che vi trattengono nella
materia e, rompendo quelle, il potere
che esso ha di innalzarvi.
Niente veramente è perduto, niente e
nessuno. Così, se questo dolore che
provate è nato dalla scomparsa di un
vostro caro, ricordatevi che lo
rivedrete, che lo riabbraccerete e lo
amerete più di sempre e con il suo amore
avrete ritrovato il vero senso della
vostra vita.
C'è nella vita di alcuni un
susseguirsi continuo di dolori o di
delusioni che li portano piano piano ad
una sorta di apatia nella quale passano
addirittura anni! In questo caso il
dolore, invece di far comprendere,
sembrerebbe avere l'effetto opposto.
Accade spesso che quando siamo incarnati
e subiamo certe esperienze della vita ci
domandiamo: "Ma perchè mi è successo
questo? Che cosa significa?", e questo
perchè non sappiamo quali sono gli
antecedenti, qual è la ragione per la
quale viviamo quella esperienza.
La
vedremo solo al termine della vita,
quando, dopo il trapasso, la potremo
mettere in relazione con le vite
precedenti e quindi, solo allora,
comprendere il perchè di certe
esperienze, incomprensibili senza una
visione globale di ciò che le ha
determinate.
E'
chiaro che il dolore così senza ragione
sembra che peggiori l'individuo,
rendendolo apatico e chiudendolo in sè
nella ricerca di una comprensione di ciò
che gli accade, comprensione che non
riesce a raggiungere, e in un certo
senso è proprio ciò che il dolore deve
fare. Ed è anche molto difficile dire
quale possa essere la ragione per cui un
individuo si trova in questo stato
d'animo di annichilimento, di
scoraggiamento, di pessimismo, perchè
più che di avvenimenti, si tratta di
stati d'animo che l'individuo ha avuto
in una precedente vita, i quali l'hanno
condotto a compiere certe azioni, le
quali azioni hanno poi creato certi
karma che adesso, nella vita attuale,
l'individuo si trova a subire a scopo -
ricordate sempre - di comprensione.
Per quanto gravoso possa essere il
dolore, è sempre un rimedio naturale
indispensabile a quell'individuo per
fargli comprendere qualcosa che non ha
capito e non capirebbe altrimenti.