Ricordate che cosa disse il
Cristo agli apostoli: "Voi
siete il sale della terra",
quindi il fermento, il
lievito, proprio perchè
"guai a chi ci
cristallizza". Guai
veramente! I maestri si
rivolgono solo a chi sente
il bisogno di saperne di
più; chi invece si trova
bene nelle sue convinzioni e
in pace con la sua coscienza
non ha bisogno, dicono i
maestri, delle nostre
parole. Ed è così. Nello
stesso tempo, perï,
rifacciamoci alle parole del
Vangelo, dove il Cristo
dice: "io non sono venuto
per portare la pace; ma per
me il padre sarà contro il
figlio e il figlio contro il
padre".
Quindi, chi non sente la
necessità di saperne di più
e se ne vive tranquillamente
con le sue convinzioni, fa
bene a restare così, da un
certo punto di vista. State
certi però che la vita lo
richiamerà, lo muoverà dalle
sue cristallizzazioni :
perchè l'essere felici e
tranquilli con se stessi di
fronte allo spettacolo che
la vita mostra ogni giorno,
chiaramente si può
realizzare solo con una
cristallizzazione
dell'individuo. e a questo
provvede la vita con quegli
scossoni che voi tutti, bene
o male, avete provato, con
quei richiami, quelle
esperienze, quei traumi che
smuovono dalle
cristallizzazioni e dal
quieto vivere.
Se la necessità dell'uomo è
quella di andare incontro a
esperienze, a stati d'animo
che lo facciamo riflettere,
soprattutto che lo muovono
dalle sue cristallizzazioni,
è bello che voi vi poniate
questi problemi e cerchiate
di saperne di più, di
svelare di più ciò che è
nascosto alla maggior parte
degli uomini.
In questo senso, senza far
violenza a nessuno
(altrimenti andreste contro
l'insegnamento dei maestri),
ma rispettando sempre
l'altrui volontà, una certa
provocazione nei confronti
degli altri voi avete il
dovere di farla. E non deve
interessarvi se poi questa
cosa non viene recepita; il
vostro dovere è quello di
agitare un poco le acque,
con molta diplomazia, con
molto tatto, senza prendere
le cose di punta, altrimenti
non fate che rafforzare gli
altri sulle loro posizioni e
porli in difesa.
Però lo stuzzicare, per così
dire, il gettare il sasso
nello stagno, dare l'adito a
far riflettere gli altri è
quello che ogni uomo, con
molto tatto e senza
violentare, dovrebbe fare,
ogni uomo almeno che intenda
soffermarsi e ragionare su
questi insegnamenti, su
queste verità.
Se poi la cosa viene
assolutamente respinta, il
vostro invito non viene
accolto e seguito, non deve
importarvene; ma siate certi
che voi avete gettato il
famoso seme, che al momento
opportuno darà i suoi frutti
e spingerà queste creature a
riflettere e, forse, a
muoversi dalle loro
cristallizzazioni. E se voi
riuscite a far muovere
qualcuno dalle sue
cristallizzazioni senza che
la vita intervenga con i
suoi colpi, avete
risparmiato del dolore. E
questa è un'opera
meravigliosa.