Lo stesso appellativo
"spirito guida" è qualcosa tra il
mistico e il romantico che
rispecchia il periodo in cui l'esoterismo
era presentato in veste
personalizzata. Le forze naturali
erano persone, le leggi non erano
leggi ma volontà, motu proprio di
certi individui.
D'altra parte, la
mentalità di quei tempi non poteva
capire diversamente da così. Tutto
era personificato, a cominciare dal
vento, dalla terra, dai fulmini, dai
fenomeni naturali: erano tutte
persone o deità. Anche lo spirito
guida fa parte di quel modo di
rappresentare la realtà.
Che cosa sia invece
lo spirito guida, in una realtà
nella quale non c'è posto per
l'errore, ma tutto avviene
ordinatamente, direi
matematicamente, o addirittura
automaticamente, lo si deve scoprire
ora se si accetta una verità di
questo tipo.
Gli stessi cosiddetti
"signori del karma", che cosa ci
stanno a fare in una realtà in cui
tutto procede per leggi,
automaticamente, diciamolo pure? Non
ci stanno a fare proprio niente.
Sarebbe diverso se la realtà avesse
bisogno di applicatori, di esecutori
della legge, di persone cioè
incaricate di sorvegliare che le
leggi siano applicate bene, in quel
caso sè; ma siccome non è
assolutamente tale la realtà, perchè
tutto avviene in maniera ordinata,
spontanea e naturale, non c'è alcun
bisogno di applicatori della legge.
Lo spirito guida non
è quello spirito che, diciamo, salva
il suo protetto dalla cattiva sorte
o dai pericoli che possono
capitargli; e quindi lo si deve poi
ringraziare, perchè ha cercato di
strapparti a Satana per riportarti
sulla retta strada; ma è, nella
visione della comunione dei sentire,
l'essere a cui fanno capo vari stati
di coscienza che sono altrettanti
esseri. E' uno stato di coscienza
che racchiude in sè altri stati di
coscienza meno ampi, evidentemente,
di quello da lui rappresentato.
Questo discorso
esclude sia che lo spirito guida
possa in qualche modo salvaguardare
i suoi protetti dalle esperienze
pericolose o dolorose, sia che possa
scegliere gli esseri che faranno o
che fanno capo a lui. Tutto è
ordinato, è proprio lo svolgimento
di una equazione, passaggio dopo
passaggio, in cui niente è lasciato
all'improvvisazione o all'errore o
alla distrazione di qualcuno.
Tutto è ordinato, pur
esistendo fra le maglie di questo
ordine prezioso e preciso la
possibilità di fare dei salti di
qualità, cioè di avere un margine di
libertà, di autonomia. Rivolgersi
allo spirito guida è come rivolgersi
ad un voi stessi proiettati nel
futuro - del sentire, naturalmente,
se così posso dire. |