Voi che, animati da buona volontà,
siete desiderosi di parlare di
queste cose, dell'insegnamento,
della medianità spirituale,
aspettate di avere delle obiezioni
di vario genere. Se sono obiezioni
che riguardano l'insegnamento, non
c'è timore, se veramente lo avete
capito, perchè l'insegnamento è
inattaccabile dal punto di vista
della logica. Il vostro
interlocutore contrario potrà solo
dire, genericamente: "Queste cose
non mi piacciono, non mi tornano,
non sono vere..."; ma sul piano
dell'analisi e della logica sul
piano del contenuto e del pensiero,
quello che vi diciamo non teme
nulla, e non può temerlo,
perchè è nè più nè meno che
l'enunciazione della realtà.
Possono poi farvi un altro tipo di
obiezione, ed allora cercano di
minare la fonte di queste
comunicazioni; cercano, se sanno che
si tratta di comunicazioni
medianiche, di dire che non esiste
niente di certo sul fatto che si
tratti di entità disincarnate; e
facendo questa affermazione - che
possiamo anche condividere, perchè
non ha nessuna importanza - vogliono
spiegare un'incertezza con un'altra
incertezza, perchè si tratta, vi
dicono, d'inconscio collettivo. Come
se l'inconscio collettivo fosse
qualcosa di scientificamente e
oggettivamente accertato, la cui
esistenza fosse
incontrovertibilmente provata: e non
è vero, non è assolutamente vero.
Non me ne vogliano gli psicologici,
gli psicoanalisti e via dicendo, ma
con tutto il rispetto che possono e
debbono avere gli studiosi che per
primi hanno scoperto questa sfera
meravigliosa e particolare della
mente umana, si deve perï
riconoscere che ancora oggi la
psicologia o la psicoanalisi, in
senso veramente scientifico, non ha
granchè. Non è una scienza esatta, e
quindi il fatto che questi grandi
pensatori abbiano affermato
l'esistenza dell'inconscio
collettivo non è un fatto
scientifico, e semplicemente
un'opinione, una ipotesi gabbata per
tesi, gabbata per affermazione di
cosa in qualche modo provata, mentre
questo non è. Tanto è vero che, se
prendiamo un medium genuino, il
quale abbia veramente delle
manifestazioni spiritiche, questa
scienza spiega il fatto con
l'inconscio collettivo proprio per
demolire la verità della
comunicazione; ovvero, demolendo
l'idea che sia possibile per un
medium genuino ricevere
comunicazioni spiritiche, si
rafforza l'idea che esista
l`inconscio collettivo.
Ma, guarda caso, a favore
dell'interpretazione spiritica
esistono se non altro
delle prove di identificazione
spiritica, che vanno semmai a
rendere più oggettiva l'ipotesi
stessa, mentre non ne esiste nessuna
che vada a confermare l'esistenza
dell'inconscio collettivo; esistenza
che si cerca di dimostrare dicendo
che non si tratta di spiriti e,
siccome non sono spiriti, allora c'è
questo signor inconscio, collettivo
che spiega il fenomeno. Ma questo è
nè più nè meno che un artifizio
mentale, un artifizio vero e proprio
per negare una cosa ritenuta incerta
con un'altra ancora più incerta!
A coloro che con tanta sicurezza
affermano che queste comunicazioni
sono frutto di un inconscio
collettivo, domandate che cosa è
questo inconscio e quali prove
scientifiche si hanno della sua
esistenza. Ma ancorchè si fossero
avute prove scientifiche
dell'esistenza dell'inconscio
collettivo, e che tanto potesse,
esso non sarebbe comunque
sufficiente a spiegare tutti i casi
di medianità, perchè tra i tanti che
potrebbero essere spiegati da questo
onnipotente inconscio, ve ne
potrebbe sempre essere uno che
rimanga fuori da una simile
spiegazione.
Noi abbiamo sempre detto che non è
importante chi è a dire queste cose;
e se fosse un inconscio collettivo a
dirle, ben venga questo inconscio
collettivo! Non ha quindi un gran
senso mettersi sul piano di una
simile diatriba, di una simile
polemica. Ha senso solo per
dimostrare agli altri che voi vi
siete posti queste domande e che a
queste domande sapete rispondere;
inoltre, il fatto che non sia
importante chi è a parlare, non
significa che voi non dobbiate avere
questo tipo di dubbio e che con la
logica non lo dobbiate superare. Una
volta che lo abbiate superato,
riconoscerete che quel che importa è
il contenuto, ma solo quando avrete
esaminato anche questo lato della
questione, quando anche in questo
senso saprete rispondere a chi vi
mette innanzi un quesito di questo
tipo.
Cercare di distruggere una visione
dello spiritismo attraverso la
distruzione della fonte, è un tipo
di discorso autoritario, direi,
perchè si cerca di distruggere la
persona che dice, che si esprime; ma
in effetti non ha nessun senso lo
sforzo di distruggere la persona,
perchè se anche fosse un Gesù Cristo
a parlare, e parlando dicesse delle
gran sciocchezze, cosa andate a
distruggere il povero Gesù Cristo
quando già avete in mano l'arma
della distruzione, che sono le
sciocchezze stesse che dice?
Combattete quello spiritismo vuoto
con quello che è in se stesso, e
cioè con le sciocchezze che dice.
Non ha nessuna importanza andare a
distruggere il fatto che non sono
entità che parlano, e in conseguenza
a questo sostenere che ciò che viene
detto non ha nessuna importanza.
Quello che viene detto, qualunque
sia la fonte, se in sè non ha
importanza non ce l'ha di fatto
l'importanza, e tanto basta; mentre
se siï che viene detto ha un
contenuto valido, il contenuto non
glielo toglie il fatto che
all'origine vi sia un meraviglioso
inconscio collettivo oppure
un'entità spiritica. Questo è
importante e questo dovete saper
rispondere a chi vi fa un certo tipo
di obiezione.
Quando poi vi dicono che nel
complesso di questo fenomeno vi sono
delle cose già conosciute, allora vi
prego, per vostra documentazione, di
farvi dire da chi e dove. E così,
quelli che dicono che sono tutti
trucchi, hanno il dovere di spiegare
come il trucco funzioni, perchè
altrimenti è troppo comodo! Chi dice
che sono trucchi, ripeta la seduta
con il trucco; e quand'anche vi
riuscisse, non dimostrerebbe niente,
non dimostrerebbe altro che ciò che
dice parte da una cosa logica e
fondata, e non è un'affermazione
buttata là.
Quando si sentono delle affermazioni
come quella che io ho udito, che il
discorso che è stato fatto era
troppo logico e "quindi" doveva
essere frutto di un inconscio,
allora io vi dico, secondo il nostro
punto di vista: siccome noi non
diamo nessunissima importanza a chi
è che parla, a chi è all'origine di
queste comunicazioni, ma diamo
importanza al contenuto, il fatto
che voi riconosciate che siano
logiche mi concede già quello che
volevo, perchè io chiedo a voi solo
di controllare con la vostra mente
la logica delle affermazioni e, se
voi mi dite che sono logiche, vi
ringrazio perchè mi avete già
appagato.
Se poi andiamo a scavare di più, e
cioè che sono affermazioni logiche e
"quindi" devono essere il frutto di
un subconscio, di una mente di un
qualche vivente, allora mettiamo
alcune di queste nostre
comunicazioni in raffronto con le
altre e vediamo se sono un fatto
isolato oppure se tutte le altre
hanno la stessa matrice di queste
alcune; e se hanno la stessa
matrice, mi dovete spiegare come un
inconscio preso a destra, uno preso
a sinistra, uno una volta, uno
un'altra, in varie occasioni diverse
- perchè qui i presenti cambiano con
una certa frequenza, di gente ne è
passata tantissima, è vero? -, come
riesca a mettere insieme tutto un
discorso filosofico che non lascia
spazio a nessun dubbio e a nessuna
questione non risolta.
Ma se esiste un inconscio di questo
genere, se esiste una possibilità di
questa portata, allora leviamo dagli
altari i Cristi, le madonne, i santi
e mettiamoci un bel simbolo
dell'inconscio collettivo e innanzi
a quello tutti inginocchiamoci e
quello tutti preghiamo! |