Sull'innesto del karma personale nel karma familiare.
 

 

 

Nella quasi totalità dei casi, per quelli che principalmente sono i karma dolorosi, qualcuno muove una causa e poi subisce l'effetto proprio restando nella colonna della discendenza. Da qui l'affermazione degli ebrei: "Le colpe dei padri ricadono sui figli"; la quale non avrebbe alcun senso se presa alla lettera; mentre è una affermazione in senso occulto, per cui l'effetto karmico doloroso si subisce restando nella colonna della stessa discendenza. E' logico perciò che le colpe dei padri ricadano sui figli; altrimenti sarebbe un'ingiustizia immensa.

Al di fuori di questi casi di karma dolorosi, invece, per quanto riguarda i molteplici aspetti della incarnazione, c'è una più ampia libertà, cioè non necessariamente si rispetta la discendenza.

In questa chiave, l'essere evoluto si libera dal karma familiare come da ogni altro karma.

 

Se uno riuscisse a conoscere profondamente se stesso, conoscendo così la causa, la radice di ciò che gli ha procurato una certa malattia, potrebbe liberarsene e guarire, anche nel caso che fosse leso un organo?

Sì che potrebbe, purchè non si trattasse addirittura di un organo asportato per una qualche ragione. In questo caso no. Dovrebbe essersi atrofizzato naturalmente, perchè il recupero potesse aversi.

 

Del resto, nei cosiddetti "miracoli" si sono visti dei recuperi impensabili: malattie che sono incurabili, per le quali è addirittura impossibile pensare a un recupero, sono invece guarite in modo cosiddetto miracoloso. E questo, in realtà, vuol dire che la mente può davvero tutto; tranne ricreare un organo - per lo meno nell'uomo - quando questo sia stato asportato. Una gamba, insomma, non può ricrescere.

 

A questo punto diciamo che se si tratta di un karma per il quale è necessario che tutta la tua vita sia condizionata - per il tuo vero bene -, anche se lo capisci lo devi perï subire, proprio perchè in quella condizione di limitazione sta la tua comprensione.

Ma parliamo di un karma che non sia così lungo nel tempo e così tragico: in tal caso, un recupero è senz'altro possibile, non però nel momento che capisci - perchè capire non basta -, devi proprio comprenderlo. Uno può sapere di avere una certa limitazione, può capire che deve accettare la vita anche con quella limitazione, ma non accettarla di fatto: allora subisce ancora il suo karma finchè, proprio, arriva a comprendere questo. E il karma finisce.