Talvolta, va detto, le entità in
special modo di una certa evoluzione
sono molto preoccupate di non
turbare le convinzioni di coloro che
stanno ad ascoltarle; per cui, tra
il dire una verità al cento per
cento, che non sarebbe accettata, e
dire invece il cinquanta per cento
della stessa verità, viene preferita
quest'ultima alternativa.
Questo discorso, che è verissimo,
non può perï giustificare la diversa
enunciazione o spiegazione di certe
verità che non turbano nessuno,
mentre a turbare è proprio
l'enunciazione o la spiegazione che
non torna in alcun modo alla logica
di chi ascolta. La sua tranquillità
è travolta, insomma, proprio dal
discorso che viene
fatto e che è logicamente insostenibile. Quindi il discorso sul "non
turbare" si può applicare solo in
certi casi.
Quanto al fatto che, da diverse
fonti, vengano delle affermazioni
tra loro contrastanti, direi che
dobbiamo ringraziare che ciò accada,
perchè è un buon motivo per meglio
valutare quello che viene detto. Non
c'è che da ringraziare l'occasione
in forza della quale vi sono queste
contrastanti affermazioni, che danno
modo di
approfondire meglio, di valutare meglio, andando a verificare se
l'affermazione isolata prima, e poi
il discorso entro cui essa è
inserita, stanno o non stanno in
piedi, tornano o non tornano alla
logica.
Come giustamente hanno detto i
maestri, un messaggio non
deve essere ritenuto valido perchè è
firmato da un sedicente personaggio,
o da un anonimo che dice di essere
un'entità evoluta e di avere delle
mansioni speciali; ma deve essere
preso in sè, per il suo valore
intrinseco, ignorando chi sia stato
a dirlo.
Non soltanto il breve discorso, ma
l'intero contesto concettuale non
deve mai presentare contraddizioni
con se stesso.
Quindi, nel caso che il messaggio
presenti delle palesi
contraddizioni, bisogna che le
persone si chiedano se veramente
questa fonte è cristallina o non
sia, piuttosto, inquinata da un
meccanismo particolare, nella
comunicazione, che conduce a questi
effetti. Allora bisogna domandarsi
se veramente chi parla è una entità.
E se è veramente una entità che dice
cose in contraddizione tra di loro,
che tipo di entità è?
Certo è una entità di poca
evoluzione. Se poi queste
comunicazioni avvengono
ripetutamente negli anni, allora si
può difficilmente giustificare che
una entità di modesta evoluzione,
possa seguitare per degli anni a
parlare a persone che la stanno ad
ascoltare in tutta buona fede. E'
più facile, in questo caso, che si
tratti veramente e propriamente di
una psiche, della psiche di un
vivente.
A questo punto c'è da chiedersi se
questa psiche del vivente parli
consciamente - nel qual caso si
tratta di una frode cosciente -
oppure si tratti di frode
inconsapevole. In questo caso
potrebbe trattarsi di uno stato di
sonnambulismo, da cui esce fuori
questa psiche che parla, alcune
volte più e altre meno
coerentemente, pescando qua e là,
essendo imboccata dai presenti, e
via dicendo.
Questi presenti, a loro volta,
possono avere un particolare
interesse, se non altro di
prestigio, a partecipare a un
fenomeno che ritengo raro, ed hanno
l'interesse a ritenere che sia vero.
Come vedete, la cosa è molto
complicata, va vista sotto tutti gli
aspetti ed esaminata senza falsi
pudori, senza il timore reverenziale
che sembra spettare alle entità
evolute, tale che ci si rifiuti
di indagare sui loro ragionamenti e
di commisurarli alla logica. E
invece il vostro dovere,
nell'ascoltare, è proprio quello di
esaminare ciò che viene detto.
Lo ripeto ancora: è vostro dovere
vedere in se stessa l'affermazione
limitata della verità che si sta
dicendo, e poi vedere se questa
affermazione si accorda o se
contrasta col discorso precedente o
seguente che compone tutto un
sistema filosofico. Quando v'è
contrasto tra questi elementi,
allora si è in dovere verso se
stessi di farsi le domande su chi
sia il comunicante, da dove
veramente provenga il messaggio.
Certamente le risposte verranno.
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