Di Luciana Campani Setti
Articolo apparso sul N.293 del "Giornale dei Misteri" Marzo 96
Ero lì, quel pomeriggio di 50 anni fa, quando una dimensione del tutto insospettata si rivelò alla mia famiglia. La disperazione di mia madre per la tragica scomparsa di un figlio, e la speranza che non tutto di un essere si annulli nel gelo della morte, furono l'occasione scatenante del rivelarsi della medianita del mio fratello piu piccolo, Roberto, non ancora sedicenne. Da quel lontano giorno di primavera del '46 in cui noi familiari ci riunimmo attorno a un tavolo per improvvisare una seduta spiritica, abbiamo conosciuto per diretta constatazione tutti i fenomeni indicati nei manuali della paranormalita come i piu rilevanti: levitazione del medium e di oggetti, scrittura automatica con grafia del comunicante, trance a incorporazione con cambiamento di piu voci, luminosita e profumi intensi, identificazione di trapassati sconosciuti, apporti di oggetti a luce accesa o a materializzazione lenta tra le mani luminose del medium, e varie altre manifestazioni. Ma cio che maggiormente ha colpito tutti i partecipanti e la grandezza dell'opera sapiente che a poco a poco, inavvertitamente, ci ha formati nell'intimo. E' cosi che in questi 50 anni moltissime persone, attraverso la medianita di mio fratello Roberto, hanno ricevuto la conferma di come questa vita terrena abbia un suo profondo significato, di come ogni avvenimento, anche il più insignificante, non sia fine a se stesso, ma abbia lo scopo di muoverci dalle nostre cristallizzazioni e farci comprendere che siamo parte di un sol tutto inscindibile; come diventa assurdo, in questa visione, il senso di separatività che nutriamo nei confronti degli altri e che costantemente ci divide dal nostro prossimo! Poco sapevamo delle varie religioni e credenze, niente di filosofia; ma questa fonte di sapienza ha saputo comunicarci concetti che forse solo le filosofie piu avanzate riescono appena ad accennare. Molte sono le strade per aprirci a queste convinzioni e per ognuno puo esistere una chiave diversa: le voci che si sono espresse attraverso Roberto hanno convinto per la semplicita con cui venivano comunicati messaggi di grande contenuto etico, filosofico, spirituale. E anche adesso quelle lezioni di vita, distribuite nei tanti volumi pubblicati dalle Mediterranee sotto la denominazione Cerchio Firenze 77, continuano ad esserci di aiuto con la loro preziosa risposta ai perchè dell'umanità. E' questa l'importanza della medianita di Roberto: fenomeni irmumerevoli e straordinari ne hanno accompagnato il manifestarsi, come un corollario denso di significati per coloro che hanno direttamente assistito; questo! il senso dei fenomeni. Oggi c'e chi tenta di invalidarne l'autenticità attribuendoli a trucchi e ad inganni, offendendo così non solo la memoria di Roberto, ma coinvolgendo necessariamente in questi inganni anche i suoi familiari e gli amici intimi che avrebbero dovuto essere suoi complici nella messinscena della varia fenomenologia; e tutti cosi bravi da ingannare le centinaia di persone che in trentasette anni si sono avvicendate nelle sedute e che hanno steso poi dettagliate testimonianze e descrizioni della dinamica di quei fenomeni! Ma per il contenuto dei messaggi non possono esistere trucchi che tengano; qualunque sia la spiegazione che se ne voglia dare, l'insegnamento esiste: logico, coerente, con la sua etica e la sua morale al di la degli schemi, con teorie filosofiche e scientifiche in linea con le piu avanzate conquiste della fisica moderna. Leggendo anche uno solo dei volumi pubblicati se ne coglie la singolarità, e nel leggere quelle pagine non si puo fare a meno di rivolgere un pensiero di gratitudine a chi si e reso docile strumento per tutta una vita, silenziosamente, pazientemente, senza mai chiedere nulla per se stesso, senza voler far conoscere nemmeno il proprio nome. Cinquant'anni sono passati dalla prima seduta; da dodici anni Roberto non e più su questo piano fisico, ma il suo ricordo evoca sempre pensieri di equilibrio, onestà, purezza, genuinità: il ricordo di quest'uomo che il destino mi ha posto accanto come fratello e come un fascio di luce intensa che ha illuminato un lungo tratto del nostro cammino, e che tutt'ora ci permette di gettare lontano lo sguardo. |