Gli
Autori hanno fatto parte del Cerchio Firenze 77, ed è naturale che tale
incontro - certamente non casuale- abbia in qualche modo influito anche sulla
loro vita. A qualche anno di distanza dalla fine delle comunicazioni, avvenuta
con la scomparsa del medium essi hanno voluto fare un punto, o meglio un bilancio di come
e quanto tale partecipazione attiva e sentita abbia pesato nella loro esistenza.
L'insegnamento
è stato da loro recepito con tutto il proprio essere, e in queste pagine essi
intendono comunicare a chi legge quei bagliori di luce che le parole dei Maestri
fanno balenare con improvvise e folgoranti intuizioni sul significato
trascendente della vita.
Il
“conosci te stesso”, che è l'insegnamento etico fondamentale dei Maestri
del Cerchio, è reso qui nella sua accezione più aderente al dettato di
Claudio, uno degli Istruttori invisibili. Infatti, l'invito a non violentare se
stessi per seguire i dettami di una morale scontata e conformista non è
presentato come una comoda accettazione del nostro egoismo, ma come un impegno
ad analizzare tutte le nostre azioni, i nostri pensieri, per scoprire fino a che
punto un atteggiamento esteriore irreprensibile corrisponda ad un autentico
sentire intimo.
E
solo quando questi saranno in perfetta armonia fra loro e con l'insegnamento di
duemila anni fa - ama